Gnampedia

Acari, Accestimento, Acidi grassi essenziali, Adesività, Aerobiosi, Allegazione, Allettamento, Alpeggio, Alternanza di produzione, Aminoacido essenziale, Anaerobiosi, Animale monogastrico, Animale poligastrico, Area marginale, Asciutta, ASL, Astoni, Attività fotosintetica, Avvicendamento colturale, Azotofissazione, Barbatelle, Bardotto, Batteri, Baulatura, Bulbo, Caglio, Calore (o estro), Carboidrati (glucidi), Carenza nutritiva, Cariosside, Cascola dei frutti, Caseina, Centrifugazione, Clone, Clorosi, Colostro, Coltura intercalare, Coltura principale, Concimazione fogliare, Consociazione delle colture, Crittogama, Culmo, Digeribilità, Diradamento dei frutti, Diserbante, Drupa, Ecosistema, Ecotipo, Essiccazione dei foraggi, Eterosi, Eterotrofo, Fabbisogno nutritivo, Farina di estrazione, Feccia, Fermentazione alcolica, Fermentazione lattica, Fertilità del terreno, Fertirrigazione, Fibra, Fisiopatie delle piante, Fitoregolatore, Flocculazione, Folati, Foraggi insilati, Fumigante, Funghi, Grado alcolico, Grassi (lipidi), Grigliato, Habitat naturale, Humus, Impollinazione, Incrocio, Innesto, Integratore alimentare, Invaiatura, Latte delattosato, Latticello, Lattosio, Lettiera permanente, Levata, Liquame, Lotta biologica, Lotta guidata, Lotta o difesa integrata, Maggese, Malerbe, Mangime complementare, Mangime medicato, Metabolismo, Micorrizza, Microflora ruminale, Molitura, Morchia, Mulo, Omogeneizzazione del latte, Pacciamatura, Pastorizzazione, Pesticida, pH, Principio attivo, Proteine (protidi), Qualità nutrizionale, Qualità organolettica, Razza, Resa al macello, Rizoma, Sansa, Selezione, Semenzaio, Servizio fitosanitario regionale, Siero di latte, Simbiosi, Sovescio, Specie, Spora, Stanchezza del terreno, Sterilizzazione, Svezzamento, Tempera, Temperatura di gramolatura, Tempo di sicurezza (o di carenza), Tenacità, Terreno medio impasto (o terra franca), Terreno sciolto, Tessitura, Titolo dei concimi, Tubero, Unità amido (U.A.), Unità foraggera (U.F.), Uperizzazione, Valore biologico delle proteine, Valore nutritivo degli alimenti, Virus, Vitamine, Vivaio, Zangolatura, Zuccheri

Acari

Piccoli ragni, in molti casi parassiti delle piante.

Accestimento

Sviluppo di germogli e fusti secondari a partire dalle gemme basali delle piante erbacee. E' una tipica fase dello sviluppo delle graminacee.

Acidi grassi essenziali

Si chiamano acidi grassi essenziali gli acidi grassi fondamentali per l'organismo, ma non possono essere prodotti dall'organismo stesso, per cui devono essere introdotti con gli alimenti.
Gli acidi grassi essenziali sono due: l'acido linoleico e l'acido linolenico. Altri acidi grassi hanno un ruolo importante nell'organismo, per esempio l'acido arachidonico, ma questi non possono essere considerati essenziali perché possono essere prodotti dall'organismo partendo da altri acidi. Gli acidi grassi essenziali svolgono importanti funzioni nell'organismo: sono parte della struttura delle membrane cellulari, partecipano alla regolazione del metabolismo del colesterolo e provvedono alla sintesi di importanti sostanze ormonali, le prostaglandine.

Omega-3 e Omega-6

Sono una particolare famiglia di acidi grassi essenziali.
Tra gli omega-3, derivanti dall'acido linolenico, i più importanti sono l'eicosapentaenoico (EPA) e il docoesaenoico (DHA). Fonti primarie degli omega-3 sono i grassi di pesce, soprattutto dell'aringa, della sardina, dello sgombro e del salmone. Inoltre l'olio di pesce, l'olio di lino, i semi, le noci, i legumi e gli ortaggi a foglia verde.
Tra gli omega-6, derivanti dall'acido linoleico, il più importante è l'acido gamma-linoleico (GLA). Fonti primarie degli omega-6 sono gli oli vegetali spremuti a freddo (soprattutto di girasole e di mais), i vegetali a foglia verde, i cereali, i legumi, le noci e semi.
Oltre a fornire energia, contribuiscono alla formazione delle membrane cellulari, regolano il tono della parete dei vasi sanguigni e abbassano la capacità di aggregazione delle piastrine. Aiutano a limitare il colesterolo e l'artrite reumatoide e sono necessari per le funzioni cerebrali e nervose. Agiscono come antiossidanti sui radicali liberi. Hanno un ruolo primario nella produzione degli eucosanoidi, particolari "superormoni" multifunzione (tromboxani, leucotrieni, prostaglandine) che regolano diversi processi ormonali, intervengono sul sistema immunitario, nei processi infiammatori, sulla pressione e sulla viscosità del sangue.
Gli omega-3 e gli omega-6 agiscono in sinergia e non sono intercambiabili. Hanno effetti diversi, spesso contrastanti, quindi l'alimentazione deve prevedere la presenza equilibrata di entrambi.

Adesività

E' la particolarità che ha il terreno di aderire agli organi lavoranti.

Aerobiosi

Condizione di presenza di ossigeno gassoso.

Allegazione

Stadio in cui i fiori fecondati si evolvono in frutticini.

Allettamento

Piegamento delle piante erbacee in seguito all'azione del vento e della pioggia.

Alpeggio

Pascolamento in montagna del bestiame durante il periodo estivo.

Alternanza di produzione

Fenomeno tipico delle piante arboree per cui un'annata di intensa fruttificazione è seguita da una di scarsa produzione.

Aminoacido essenziale

Aminoacido che l'organismo animale non può produrre da solo e che quindi deve essere apportato dalle proteine alimentari.

Anaerobiosi

Condizione di assenza di ossigeno gassoso.

Animale monogastrico

Animale con apparato digerente comprendente uno stomaco ghiandolare semplice.

Animale poligastrico

Animale, detto anche ruminante, con apparato digerente comprendente un gruppo di organi, detti prestomaci (rumine, reticolo, omaso), che precedono lo stomaco ghiandolare vero e proprio, detto abomaso.

Area marginale

Zona che non si presta a un intensivo sfruttamento agricolo, presentando condizioni climatiche, podologiche e morfologiche sfavorevoli.

Asciutta

Periodo di stasi produttiva compreso tra due lattazioni.

ASL

Azienda sanitaria locale

Astoni

La parte che emerge dal terreno degli alberi è composta da organi legnosi permanenti (fusto, branche, rami) che nel loro complesso costituiscono lo scheletro, e da organi prevalentemente erbacei ed effimeri (gemme, germogli, foglie, fiori, frutti), che partecipano direttamente all'attività vegetativa e riproduttiva delle piante stesse. Le foglie formatesi sui germogli rivestono lo scheletro e costituiscono la chioma che è sempre presente nelle specie sempreverdi, a differenza di quelle a foglia caduca (decidue) che ne sono prive durante il riposo autunno-invernale. Negli alberi di un anno (astoni) il fusto è rappresentato da un semplice ramo mentre in quelli di maggior età esso è formato da più segmenti.

Attività fotosintetica

E' il processo di sintesi di molecole organiche a partire da materia inorganica (anidride carbonica e acqua). L'energia necessaria per questa operazione è captata da radiazioni luminose. Oltre alle piante verdi (dalle alghe alle piante superiori) esistono altri organismi autotrofi in grado si svolgere il processo fotosintetico tra muschi, alghe e batteri. La fotosintesi si svolge grazie a un pigmento, la clorofilla (presente nei cloroplasti), che è in grado di convertire l'energia radiante in energia di legame chimico. La fotosintesi è uno dei processi più importanti in natura, perché permette la produzione di materia organica e ossigeno che vengono utilizzati dagli organismi eterotrofi per ottenere energia per ossidazione biologica (respirazione).

Avvicendamento colturale

Successione di colture sullo stesso appezzamento di terreno.

Azotofissazione

Trasformazione microbica dell'azoto atmosferico in azoto organico a opera di microrganismi che vivono liberi nel terreno oppure in simbiosi nelle radici di alcune specie di piante.

Barbatelle

Sono talee radicate. La talea è una porzione distaccata della pianta provvista di gemme caulinari e indotta a emettere radici. In arboricoltura sono utilizzate per questo tipo di moltiplicazione porzioni di ramo o di branche (talee legnose) porzioni di germoglio più o meno significate (talee erbacee o semilegnose) e porzioni di radici (talee radicali). Le talee erbacee e quelle semilegnose sono provviste di foglie.

Bardotto

Ibrido sterile interspecifico derivato dall'incrocio tra un'asina e un cavallo.

Batteri

Microrganismi eterotrofi prevalentemente unicellulari che si riproducono per divisione cellulare.

Baulatura

Sistemazione a profilo convesso della superficie del terreno, eseguita per favorire lo sgrondo delle acque.

Bulbo

Corto fusto sotterraneo avvolto da foglie carnose e ispessite, ricche di sostanze nutritive di riserva.

Caglio

Sostanza contenente enzimi capaci di far coagulare la caseina del latte.

Calore (o estro)

Periodo che si verifica in corrispondenza o in prossimità dell'ovulazione, durante il quale la femmina dei mammiferi è disponibile all'accoppiamento.

Carboidrati (glucidi)

Sono composti formati da carbonio, idrogeno e ossigeno (secondo la formula generale: Cn H2n On).
Sono le molecole organiche più abbondanti sulla terra.
I carboidrati, o idrati di carbonio o glucidi, costituiscono una delle tre maggiori classi dei nutrienti.
Sono diffusi soprattutto negli alimenti di origine vegetale, ma anche nel latte e nei suoi derivati, mentre nella carne e nel pesce sono quasi assenti.
Sono presenti negli alimenti come zuccheri ed amidi e rappresentano la maggiore sorgente di energia nella dieta. Sono i costituenti più importanti dei vegetali, che li producono utilizzando l'energia solare (fotosintesi).
Sono carboidrati il glucosio (C6H12O6), lo zucchero comune (saccarosio, C12H22O11) e l'amido (C6H10O5).

I carboidrati più semplici, chiamati zuccheri, sono cristallini solidi facilmente solubili in acqua.
Si distinguono in:

Per essere assorbiti dall'intestino i disaccaridi e i polisaccaridi devono essere "spezzati" fino a diventare monosaccaridi.
Nei muscoli e nel fegato vengono immagazzinati sotto forma di glicogeno (associazione di più molecole di glucosio), mentre nelle cellule e nel sangue si trovano sotto forma di glucosio.
Si digeriscono facilmente e quello che avanza si trasforma in grasso sottocutaneo di riserva.
Alimenti particolarmente ricchi di glucidi sono il pane, la pasta, il riso, i legumi, il mais, le patate, lo zucchero, il miele.

Carenza nutritiva

Insufficiente apporto di sostanze nutritive o di energia con conseguente alterazione dello sviluppo e della produttività degli organismi.

Cariosside

Frutto secco indeiscente, tipico delle graminacee, con pericarpo e rivestimento del seme intimamente uniti.

Cascola dei frutti

Caduta dei frutti prima della maturazione nelle colture arboree.

Caseina

Principale fosfoproteina del latte.

Centrifugazione

Processo fisico, applicato nei trattamenti del vino o del latte, per cui in un liquido, fatto ruotare ad elevata velocità, le particelle sospese più pesanti si spostano verso l'esterno, quelle più leggere verso il centro.

Clone

Insieme di individui che derivano da un'unica pianta (o animale) per moltiplicazione agamica e che presentano pertanto le medesime caratteristiche genetiche.

Clorosi

Modificazione del colore verde degli organi delle piante causata da malattie o da carenze nutritive.

Colostro

Sostanza prodotta dalla mammella per due o tre giorni dopo il parto, caratterizzata da un elevato valore nutritivo e proteico ad azione immunitaria.

Coltura intercalare

Coltivazione che occupa il terreno per un breve periodo e viene praticata tra due colture principali.

Coltura principale

Coltura che occupa il terreno per un lungo periodo, anche superiore all'anno, e che caratterizza la produzione e la rotazione agraria.

Concimazione fogliare

Concimazione eseguita irrorando la chioma delle piante con concimi liquidi a bassa concimazione.

Consociazione delle colture

Coltivazione contemporanea, sullo stesso terreno, di due o più specie vegetali.

Crittogama

Specie vegetale che non produce semi.

Culmo

Fusto tipico delle graminacee formato da nodi e da internodi cavi.

Digeribilità

Proprietà dei principi nutritivi contenuti in un alimento di essere assimilati dall'apparato digerente.

Diradamento dei frutti

Intervento di riduzione del numero dei frutti di una pianta allo scopo di migliorare le caratteristiche commerciali del prodotto ed evitare l'alternanza di produzione.

Diserbante

Prodotto chimico impiegato nella lotta alle erbe infestanti delle colture.

Drupa

Frutto tipico delle drupacee con mesocarpo polposo ed endocarpo legnoso contenente generalmente un solo seme.

Ecosistema

Insieme costituito da un determinato ambiente e dagli organismi che lo popolano.

Ecotipo

Insieme di individui appartenenti alla stessa specie e varietà, che presentano particolari caratteristiche di adattamento a un particolare ambiente.

Essiccazione dei foraggi

Processo naturale o artificiale di evaporazione dell'acqua dai foraggi attuato per consentirne la conservazione.

Eterosi

Fenomeno che si verifica in particolari tipi d'incrocio in cui i discendenti evidenziano caratteristiche migliori rispetto ai genitori.

Eterotrofo

Organismo che utilizza l'energia contenute nelle sostanze organiche alimentari per il proprio sviluppo.

Fabbisogno nutritivo

Quantità di principio nutritivo o di energia necessaria allo svolgimento dei processi metabolici di ogni organismo.

Farina di estrazione

Residuo ad alta concentrazione di proteine derivato dall'estrazione dell'olio, con solventi chimici, dai semi oleosi.

Feccia

Deposito rossastro che si forma sul fondo dei vasi vinari durante la fermentazione e la maturazione del vino a seguito della decantazione delle sostanze solide in sospensione.

Fermentazione alcolica

Processo biochimico di trasformazione degli zuccheri in alcol etilico a opera di lieviti.

Fermentazione lattica

Processo biochimico di trasformazione degli zuccheri in acido lattico a opera dei batteri lattici.

Fertilità del terreno

Naturale capacità del suolo di sostenere la produzione vegetale.

Fertirrigazione

Distribuzione sul terreno tramite l'irrigazione, di fertilizzante in soluzione sospensione acquosa.

Fibra

La fibra è un materiale delle cellule vegetali resistente alla digestione degli enzimi dell'intestino tenue.
Si distinguono in fibre solubili in acqua, che possono essere attaccate dai batteri del colon, e fibre insolubili, che passano inalterate attraverso l'intestino. La fibra della dieta è un miscuglio di entrambe.
Il loro aspetto è filamentoso e la loro funzione è di "cemento" per i vegetali (verdura, frutta e cibi integrali).
L'uomo, al contrario degli animali erbivori (ruminanti), non riesce a utilizzare le fibre per ricavarne energia.

Fibre idrosolubili (pectine, galattomannani, gomme, mucillagini)

Vantaggi:

Fibre non idrosolubili (cellulose, emicellulose, lignine)

Vantaggi:

Svantaggi:

Fisiopatie delle piante

Alterazioni e malattie delle piante determinate da cause non parassitarie ma derivanti da squilibri nutrizionali e avverse condizioni meteorologiche e agronomiche.

Fitoregolatore

Sostanza naturale o artificiale che, in modestissima quantità, è in grado di influenzare l'attività vegetativa o riproduttiva delle piante.

Flocculazione

Aggregazione e successiva precipitazione delle particelle colloidali disperse in soluzione. Avviene per introduzione nella soluzione di ioni di carica opposta a quella delle particelle.

Folati

I folati funzionano come coenzimi,cioè permettono agli enzimi di accelerare le reazioni chimiche di trasformazione degli alimenti e di produzione dell'energia. La loro mancanza può causare perdita di appetito, rallentare la crescita e lo sviluppo e provocare gravi malattie (beri-beri, anemia).
I folati si trovano soprattutto nel pane e nella farina, nella carne e nelle frattaglie, nel latte, nelle patate, negli estratti di lievito, nei vegetali verdi, nei fiocchi di mais fortificati.

Foraggi insilati

L'insilamento è una tecnica di conservazione del foraggio che si realizza per acidificazione della massa vegetale a opera di microrganismi anaerobi o con aggiunta di sostanze acide.

Fumigante

Antiparassitario che sviluppa gas tossici impiegato prevalentemente contro i parassiti del terreno e delle derrate alimentari conservate in magazzino.

Funghi

Vegetali unicellulari o multicellulari, a struttura filamentosa, privi di clorofilla e di tessuti vascolari. Sono organismi eterotrofi, saprofiti o parassiti soprattutto delle piante.

Grassi (lipidi)

In nutrizione i composti più importanti sono i grassi e gli oli, che rappresentano una importante sorgente di energia e giocano un ruolo importante nel metabolismo. Grassi e oli sono molecole formate dalla reazione di una molecola di glicerolo con tre molecole di acidi grassi (trigliceridi).
Possono avere sia origine animale (latte, burro, lardo, strutto, eccetera) sia vegetale (olio di oliva e di semi, alcune margarine, eccetera).

Gli acidi grassi si suddividono in:

I grassi in genere, oltre a fornire energia, svolgono funzioni complesse e specializzate a vari livelli cellulari. Sono parte integrante dei fosfolipidi, dei cerebrosidi, del colesterolo e di alcuni ormoni. Rendono plastiche le membrane cellulari. Sono i fondamentali veicoli delle vitamine liposolubili A, D, E, K.

Grado alcolico

Percentuale in volume di alcol etilico nel vino.

Grigliato

Pavimento delle stalle costituito generalmente da travetti in cemento, metallo o legno distanziati tra loro in modo da lasciar cadere le deiezioni in una fossa sottostante.

Habitat naturale

Luogo naturale dove vive una specie animale.

Humus

Sostanza organica in via di decomposizione e trasformazione presente nel suolo.

Impollinazione

L'impollinazione allogama (o eterogama) è il processo di fecondazione nei vegetali in cui il polline di un fiore feconda l'ovulo di un altro fiore della stessa o di un'altra pianta.
L'impollinazione anemofila è il trasporto del polline dalle antere allo stigma a opera del vento.
L'impollinazione autogama (o autoimpollinazione) è il processo di impollinazione, nei fiori ermafroditi, a opera del polline dello stesso fiore.

Incrocio

Tecnica di miglioramento genetico consistente nell'accoppiare individui geneticamente dissimili per uno o più caratteri al fine di ottenere una discendenza con caratteristiche diverse da quelle dei genitori.

Innesto

Metodo di propagazione agamica che consiste nell'unione di due piante diverse, l'una chiamata nesto, da cui si origina la parte aerea, l'altra chiamata portainnesto, da cui si sviluppa l'apparato radicale.

Integratore alimentare

Preparato contenete principi nutritivi indispensabili, come vitamine e sali minerali scarsamente presenti nei più comuni mangimi, e destinato a completare la razione alimentare.

Invaiatura

Fase iniziale della maturazione dei frutti contraddistinta dal passaggio dal colore verde di fondo a quello tipico di ogni varietà.

Latte delattosato

Il lattosio, lo zucchero tipico del latte, può provocare disturbi digestivi e nutrizionali (intolleranza al latte) se non è presente nell'intestino tenue uno specifico enzima (lattasi) che lo demolisce in molecole più semplici. Il latte delattosato, cioè privo di lattosio, non provoca intolleranza.

Latticello

Liquido che resta come residuo dalla trasformazione della crema di latte in burro.

Lattosio

E' un disaccaride formato da una molecola di glucosio e una di galattosio e conferisce al latte un sapore leggermente dolce.

Lettiera permanente

Strato di lettiera, formato dalle deiezioni e da paglia o segature periodicamente aggiunte, su cui viene allevato il bestiame.

Levata

Stadio di crescita dei cereali durante il quale si verifica l'allungamento dei culmi.

Liquame

Prodotto fluido, costituito da deiezioni liquide e solide, normalmente usato come concime organico.

Lotta biologica

Controllo dei parassiti animali delle piante tramite l'impiego di loro predatori.

Lotta guidata

Lotta ai parassiti delle piante con principi attivi selettivi, distribuiti solo quando l'infestazione ha raggiunto una certa soglia di pericolosità.

Lotta o difesa integrata

Lotta ai parassiti delle piante mediante l'impiego congiunto di mezzi biologici, agronomici, fisici e chimici.

Maggese

Tecnica agronomica consistente nel lasciare il terreno a riposo per circa un anno allo scopo di ripristinare le riserve idriche del suolo.

Malerbe

Al complesso mondo biologico che interessa il terreno agrario appartengono anche le piante infestanti, cioè un insieme di specie vegetali che crescono spontaneamente in mezzo alle colture provocando sempre una contrazione produttiva più o meno consistente.

Mangime complementare

Miscela commerciale di mangimi, caratterizzata da un'elevata concentrazione di energia o di sostanze nutritive, da associare ad altri mangimi di base per assicurare la razione giornaliera agli animali.

Mangime medicato

Mangime a cui sono state aggiunte sostanze medicamentose.

Metabolismo

Insieme di processi di trasformazione, utilizzazione e degradazione delle sostanze nutritive e dell'energia negli organismi animali e vegetali.

Micorrizza

Associazione simbiontica tra un fungo e le radici di alcune piante vascolari (conifere, orchidacee, eccetera).

Microflora ruminale

Insieme di microrganismi, contenuti nel rumine degli animali poligastrici, che partecipano attivamente alla digestione degli alimenti.

Molitura

Frantumazione delle olive per favorire l'estrazione dell'olio.

Morchia

Residuo solido che si deposita sul fondo dei recipienti di conservazione e chiarificazione dell'olio.

Mulo

Ibrido sterile derivato dall'incrocio tra una cavalla e un asino.

Omogeneizzazione del latte

Processo di frantumazione dei globuli di grasso del latte al fine di evitarne l'affioramento.

Pacciamatura

Copertura del terreno con materiali diversi (film plastici, paglia, segatura, eccetera) per contenere lo sviluppo delle malerbe.

Pastorizzazione

Trattamento di conservazione e risanamento degli alimenti tramite riscaldamento per un breve periodo a temperature tra i 60°C e i 90°C. Con questo trattamento si eliminano i microrganismi che possono provocare le malattie.

Pesticida

Prodotto chimico impiegato nella lotta contro i parassiti delle piante.

pH

E' il valore, cambiato di segno, del logaritmo della concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione di cui misura la razione (acida, basica, neutra).

Principio attivo

Sostanza singola o associata contenuta nei pesticidi, negli integratori zootecnici e nei medicinali, responsabile dell'azione specifica preparato stesso.

Proteine (protidi)

Le proteine sono i costituenti fondamentali delle cellule di tutti gli organismi, animali, vegetali, funghi e batteri.
Sono costituite da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo.
Ogni proteina è fatta da un insieme di aminoacidi, piccole molecole che si combinano in molti modi per formare una grande varietà di proteine. Otto di questi sono definiti aminoacidi essenziali, in quanto non possono essere prodotti dall'organismo, che deve introdurli con l'alimentazione: leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofano, metionina, fenilalanina e treonina.

Gli aminoacidi che formano le proteine sono una ventina e si differenziano tra loro per la struttura chimica.

Le proteine sono importanti soprattutto nella fase di crescita e negli atleti che effettuano allenamenti muscolari pesanti.
A seconda della complessità della loro composizione chimica le proteine possono essere semplici (aminoacidi e loro derivati), composte e derivate.
La loro provenienza può essere animale o vegetale.

Proteine di alta qualità

Sono proteine che contengono tutti gli aminoacidi essenziali e che soddisfano quindi i bisogni del nostro organismo. Proteine di questo tipo sono presenti soprattutto nel mondo animale.

Proteine animali

Sono proteine presenti negli organismi animali. Possono essere assunte attraverso carni, formaggi, latte, uova, pesce.

Proteine vegetali

Sono proteine presenti negli organismi del regno vegetale. Possono essere assunte attraverso farinacei, verdure, legumi, frutta.

Qualità nutrizionale

Si identifica con il contenuto di principi alimentari (zuccheri, lipidi, proteine, fibre, eccetera).

Qualità organolettica

La qualità organolettica di un alimento è definita dal gusto, dall'aroma, dal colore, dall'aspetto, dalla consistenza, eccetera.

Razza

Insieme di individui appartenenti alla stessa specie, soprattutto animale, omogenei per alcune caratteristiche morfologiche come, per esempio, il colore della cute e del mantello.

Resa al macello

Rapporto percentuale tra il peso della carcassa commerciale di un animale macellato e il peso vivo alla macellazione.

Rizoma

Fusto sotterraneo che si sviluppa parallelamente alla superficie del terreno e dalle cui gemme si originano altri fusti aerei.

Sansa

Residuo solido che rimane dopo l'estrazione dell'olio dalla pasta delle olive.

Selezione

Tecnica di miglioramento genetico consistente nel destinare alla riproduzione solo gli individui considerati migliori per determinate caratteristiche morfologiche, produttive e genealogiche.

Semenzaio

Superficie di terreno adibita alla semina e alla cura di piante destinate a esser successivamente trapiantate.

Servizio fitosanitario regionale

Fondato a Verona nel 1923 come organo tecnico del Ministero per l'Agricoltura e le Foreste, è stato costituito come Regio Osservatorio per le Malattie delle Piante con la Legge n. 987 del 1931. Attualmente è denominato Unità periferica dei Servizi Fitosanitari.
Si occupa di problemi dell'agricoltura; dà un servizio di assistenza tecnica e specialistica per la diagnosi e la cura delle malattie delle piante; ricerca e studia nuove tecniche per ridurre o eliminare l'impiego degli antiparassitari e dei diserbanti, per salvaguardare le qualità delle produzioni, il rispetto dell'ambiente, la salute degli operatori agricoli e dei consumatori; è l'organo che certifica l'importazione, l'esportazione e il transito, sul territorio regionale, di tutti i prodotti vegetali per impedire la commercializzazione e la diffusione di materiale infetto o infestato; vigila sul materiale di propagazione vivaistico.

Siero di latte

Liquido ricco di lattosio e sieroproteine, residuo della coagulazione del latte durante la preparazione del formaggio.

Simbiosi

Associazione tra due organismi che traggono reciproci vantaggi dalla vita in comune.

Sovescio

Interramento di masse vegetali al fine di arricchire il terreno di sostanza organica e azoto e di stimolare l'attività biologica.

Spora

Struttura riproduttiva, resistente a condizioni ambientali sfavorevoli, formata da una cellula a riposo provvista di una fitta parete.

Specie

Insieme di individui geneticamente e morfologicamente simili in grado di dare origine a una progenie fertile.

Stanchezza del terreno

Diminuzione della fertilità del terreno dovuta alla permanenza o alla ripetizione della stessa coltura per un lungo periodo di tempo.

Sterilizzazione

Trattamento di conservazione e risanamento degli alimenti tramite riscaldamento per un brevissimo periodo a temperature superiori a 100°C. Con questo trattamento si eliminano completamente i microrganismi, comprese le spore di conservazione.

Svezzamento

Passaggio dall'alimentazione lattea a quella con alimenti solidi nei giovani animali.

Tempera

Momento in cui un terreno presenta un contenuto di umidità ottimale per l'esecuzione delle lavorazioni.

Temperatura di gramolatura

La pasta ottenuta dalla frantumazione delle olive viene rimescolata (gramolatura) a una certa temperatura per facilitare l'estrazione dell'olio.

Tempo di sicurezza (o di carenza)

L'uso di agrofarmaci (fitofarmaci) comporta grandi responsabilità da parte degli agricoltori nei confronti dei consumatori e dell'ambiente. Molto importante per la salute del consumatore è l'assoluto rispetto delle norme sul tempo di sicurezza. Il trattamento deve essere sospeso in un periodo ben preciso antecedente la raccolta per evitare la presenza di tracce rilevanti di antiparassitari sul prodotto. Il periodo di sicurezza è maggiore per i prodotti sistemici che non possono essere eliminati col semplice lavaggio di frutta o verdura.

Tenacità

Resistenza che il terreno oppone alla penetrazione e all'avanzamento degli organi lavoranti.

Terreno medio impasto (o terra franca)

E' il terreno ideale per le piante coltivate. E' costituito da assenza di scheletro (pietre, ghiaia, ghiaino); sabbia grossa 30-50%; sabbia fine 15-30%; limo 10-15%; argilla 5-10%; calcare 1-5%; sostanza organica 3-5%.

Terreno sciolto

La struttura di un terreno è la disposizione che le particelle (o gli aggregati di particelle) del terreno agrario assumono l'una rispetto all'altra. In base al grado di struttura si distinguono terreni:

Tessitura

Composizione granulometrica del terreno secondo le dimensione della frazione minerale suddivisa in classi di diverso diametro.

Titolo dei concimi

Contenuto percentuale di un elemento nutritivo in un fertilizzante.

Tubero

Fusto sotterraneo ingrossato ricco di amido. Tipico quello della patata.

Unità amido (U.A.)

Unità di misura del valore nutritivo di un alimento corrispondente al potere adipogenetico di un chilogrammo di amido.

Unità foraggera (U.F.)

Unità di misura del valore nutritivo di un alimento, nella produzione di latte, corrispondente al contenuto energetico di un chilogrammo di orzo.

Uperizzazione

Processo di sterilizzazione istantanea del latte mediante iniezione di vapore.

Valore biologico delle proteine

Grado di utilizzazione di una proteina alimentare in funzione della propria componente di aminoacidi. E' stimato in riferimento alla proteina dell'uovo a cui viene attribuito il valore biologico 100.

Valore nutritivo degli alimenti

Livello di energia chimica contenuta in un alimento e utilizzabile dall'organismo animale per sostenere i processi biologici di mantenimento e di produzione.

Virus

Microrganismo, formato da un rivestimento proteico contenente una molecola di DNA o RNA, che può riprodursi solo all'interno di altri organismi viventi.

Vitamine

Le vitamine sono nutrienti essenziali per il mantenimento delle condizioni fisiologiche migliori per l'organismo, ma non possono essere prodotte dall'organismo stesso.
Le vitamine prendono parte ai processi di trasformazione dei nutrienti e di produzione dell'energia. Per assumere la giusta quantità di vitamine è importante mangiare la frutta e gli ortaggi freschi di stagione.
Infatti, la presenza sul mercato di frutta e verdura fuori stagione di solito indica che il prodotto ha subito una serie di trattamenti che ne hanno alterato, spesso pesantemente, i principi nutritivi. Lo stesso si può dire per la frutta cosiddetta esotica che viene raccolta molto prima della naturale maturazione. Inoltre, in molti paesi extraeuropei è consentito l'utilizzo non controllato di antiparassitari e fertilizzanti vietati in Europa.

I cibi conservati possono perdere fino al 50% e oltre del loro contenuto di vitamine.
In base alla loro capacità di sciogliersi nei grassi o nell'acqua si suddividono in liposolubili e idrosolubili.

Vitamine liposolubili

Sono le vitamine che si sciolgono nei grassi. Sono la vitamina A, la vitamina D, la vitamina E e la vitamina K.

Vitamina A (retinolo)

Sorgenti principali: latte e derivati, margarine, olio di fegato di pesce. Può essere sintetizzata nel corpo partendo dai caroteni presenti nei vegetali verdi e nelle carote.
Funzioni ed effetti: è necessaria per una pelle sana e per la normale crescita e lo sviluppo. La sua mancanza può portare a un rallentamento della crescita, a disfunzioni della pelle, a una diminuita resistenza alle infezioni e a disturbi della vista, soprattutto nella visione notturna.

Vitamina D (colecalciferolo)

Sorgenti principali: margarine, burro e latte, oli di fegato di pesce, grasso di pesce.
Funzioni ed effetti: è necessaria per la formazione delle ossa e dei denti. La sua mancanza può portare a malattie ossee e alla caduta dei denti.

Vitamina E (tocoferolo)

Sorgenti principali: oli di semi di piante.
Funzioni ed effetti: è un antiossidante.

Vitamina K (naftochinone)

Sorgenti principali: vegetali verdi.
Funzioni ed effetti: coagulazione del sangue.

Vitamine idrosolubili

Sono vitamine che si sciolgono in acqua. Comprendono le vitamine del gruppo B (B1 tiamina, B2 riboflavina, PP o B3 niacina, B6 piridossina, acido pantotenico, biotina, B12 cobalamina, acido folico) e la vitamina C o acido ascorbico.

Vivaio

Appezzamento di terreno destinato alla riproduzione e all'allevamento delle piante arboree, prima della messa a dimora.

Zangolatura

Violenta battitura della crema di latte per produrre burro.

Zuccheri

Termine spesso usato per indicare i carboidrati. In realtà si riferisce ai carboidrati più semplici come i monosaccaridi e i disaccaridi.

Zuccheri semplici

Si intendono carboidrati semplici, di solito disaccaridi.

Zuccheri complessi

Sono carboidrati con molecole ad alto peso molecolare, come i polisaccaridi.

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